Il suo nome deriva dal greco zein, "bollire" e lithos, "pietra" per il motivo che se la zeolite viene riscaldata si rigonfia. Appartiene ad una famiglia di minerali con una struttura cristallina regolare e microporosa, caratterizzati da una enorme quantità di volumi vuoti interni ai cristalli.
La parola zeolite (pietra che bolle) fu coniata dallo studioso svedese Axel Fredrik Cronstedt che osservò il liberarsi di vapore acqueo (dovuto all'acqua intrappolata nelle cavità) scaldando uno di questi minerali.
Le molecole di acqua e ioni dotati di estrema mobilità conferiscono alla Zeolite un’elevata bioattività.
La Zeolite gode essenzialmente delle seguenti proprietà chimico-fisiche: Capacità di Scambio Cationico (CSC) Consente alla Zeolite di scambiare minerali “nuovi”, prendendone in cambio altri “utilizzati” prelevati nel circolo sanguigno attraverso il tratto intestinale, prevalentemente: Calcio, Potassio, Sodio, Magnesio. Assorbimento e setacciamento molecolare ad alta selettività Quando ingerita, la Zeolite è in grado di assorbire metalli pesanti (Piombo, Cadmio, Mercurio, Nichel, Arsenico) e altre molecole tossiche (fumo, alcol, inquinamento alimentare e ambientale) trattenendoli all’interno della sua struttura. La Zeolite viene anche chiamata “spugna intelligente” per la sua alta selettività nelle molecole da assorbire. Azione Antiossidante L’attività antiossidante della Zeolite è stata documentata sia per via interna che per uso topico. La sua capacità di controllo della formazione dei Radicali Liberi dell’Ossigeno è circa 10 volte più efficace di vitamina A, C ed E.
Azione Alcalinizzante Grazie al potere sequestrante ioni H+ contiene i fenomeni di acidosi, correlati ai più comuni processi infiammatori; Azione Antibatterica Documentato potere inibente sugli agenti patogeni (batteri, virus).
Esistono 52 varietà di Zeoliti naturali al mondo, ma tra tutte quelle esaminate,si è notato che le Zeoliti Italiane (Chabasite, Phillipsite e Analcime) vengono impiegate in ambito medicale.
Nelle Zeoliti Italiane i cationi comunemente e variabilmente ceduti sono: Calcio, Magnesio, Sodio e Potassio, con la differenza che Chabasite e Analcime “preferiscono” assorbire in cambio metalli pesanti, mentre Phillipsite “predilige” i composti azotati (ureici) prodotti dal catabolismo proteico. Dalla sinergia tra le più efficaci Zeoliti naturali nasce la straordinaria opportunità di intervenire, con analogo meccanismo d’azione e differenti risvolti procedurali, sul danno biologico sostenuto dall’incremento di molecole tossiche (inorganiche ed organiche), prodotte dall’alterato metabolismo (DNA, proteico, lipidico e glucidico) e dall’esposizione a nuovi e sempre più dannosi inquinanti ambientali.
La zeolite si trova in commercio sotto forma di capsule o polvere, quest’ultima spesso priva di aromi o correttori di sapore, permette di essere aggiunta ad acqua naturale, ma anche latte, yogurt, succhi e spremute di frutta.